Nominato nuovo componente del CdA

Nominato nuovo componente del CdA
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Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, dopo aver preso atto delle dimissioni da membro del Consiglio di amministrazione della Lamezia Multiservizi Spa, del dottor Biagio D’Ambrosio, ed essersi confrontato con le forze politiche ed i capigruppo di maggioranza, ha proceduto oggi alla nomina dell’ingegnere Maria Chiara Mastrantonio quale nuovo componente del Cda della società medesima. (nella foto la presentazione alla stampa)
Nel decreto di nomina il sindaco ha tra l’altro sottolineato come <<la contraddittorietà della recente evoluzione normativa e giurisprudenziale sulla disciplina delle Società partecipate e le difficoltà, anche a seguito di tutto ciò, nel reperimento di un socio privato, oltre alla situazione specifica della Lamezia Multiservizi s.p.a., rendono non più procrastinabile la nomina di un consigliere di amministrazione che, da amministratore delegato, possa svolgere a tempo pieno tali funzioni all’interno della medesima Società>>.
L’ingegnere Maria Chiara Mastrantonio vanta una esperienza ultraventennale lavorativa con incarichi di tipo dirigenziale e manageriale sia presso Società pubbliche partecipate dal Comune di Roma (in particolare ACEA, AMA e Roma Multiservizi, che si occupano dei settori di attività nelle quali è impegnata la Lamezia Multiservizi) sia presso il Comune di Roma medesimo, oltre che in attività tecniche libero professionali e che su di lei il Direttore Generale di FederUtility, Federazione delle imprese energetiche ed idriche ha inviato al sindaco una lettera di ottime referenze con le quali ha asseverato il curriculum professionale. Infine il sindaco ha sottolineato come la scelta di una donna come l’ingegnere Maria Chiara Mastrantonio nel ruolo di membro del Cda e di amministratore delegato, voglia garantire una presenza di genere così come già fatto anche nella composizione della giunta volendo inoltre concretamente applicare la recente  legge numero 120 del 12 luglio 2011 che al primo comma dell’articolo 1 recita testualmente <<..il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l’equilibrio tra i generi. Il genere meno rappresentato deve ottenere almeno un terzo degli amministratori eletti”, tenendo conto anche di quanto disposto dal successivo art. 3 della medesima legge, che espressamente rende obbligatoria l’applicazione di detta norma alle società <<…controllate da pubbliche amministrazioni…>>