CONSIDERAZIONI SLITTAMENTO CRONOPROGRAMMA SORICAL

CONSIDERAZIONI SLITTAMENTO CRONOPROGRAMMA SORICAL

Non è sicuramente una notizia positiva lo slittamento dei tempi di attuazione del disegno strategico, presentato agli attori istituzionali ed alla comunità Calabrese, che mira a realizzare la gestione a livello regionale dell’intero ciclo idrico. Tutti sappiamo che continuare con l’attuale articolazione frammentata di questo servizio primario, che impatta sul tenore di vita della collettività e sull’attrattività del territorio, sta risultando economicamente e logisticamente deleterio. Infatti tutti i gestori in gran parte Comuni come pure consorzi e partecipate pubbliche presentano perdite più o meno ingenti. non sono nelle condizioni di fare adeguati investimenti, nonché assicurare standard qualitativi accettabili; non vi può essere, dunque, in tali condizioni alcuna visione strategica di lungo periodo che consenta di perseguire i risultati, in termini di efficienza ed economicità, che in buona parte del territorio nazionale sono una realtà ormai da anni.

Certamente un adeguamento del cronoprogramma in una situazione complessa e con il coinvolgimento di diverse istituzioni e soggetti può essere ragionevole perché trattasi di una svolta storica a fronte di decenni di ritardi. Tuttavia sarebbe ingeneroso attribuire i ritardi nell’attuazione del cronoprogramma originario alla lentezza se non alla contrarietà dei soggetti che gestiscono la distribuzione quali enti locali o altri soggetti controllati dal pubblico se non addirittura al dissenso di parte della popolazione.

Sembrerebbe una contraddizione incomprensibile visto quanto da anni quest’ultimi faticano nelle gestioni, subiscono perdite economiche e finanziarie notevoli, sono destinatari di feroci critiche per i disservizi, che a dire il vero non sempre dipendono da mere carenze gestionali, e quanto sia problematico l’aspetto della tariffazione con ritardi nella emissione dei ruoli e livelli di incassi insufficienti per perseguire un minimo di equilibrio gestionale.

E non sono neppure   da sottovalutare altri aspetti che probabilmente stanno ritardando il percorso della realizzazione del ciclo idrico integrato e che sicuramente Sorical starà affrontando. Ci riferiamo principalmente all’individuazione dell’assetto organizzativo e delle risorse umane, alle modalità di trasferimento delle attuali gestioni e non ultimo per importanza al fabbisogno finanziario per poter far fronte alle esigenze di capitale circolante e alle perdite di avviamento a fronte di un progetto così ambizioso che potrà avere ritorni economici e finanziari solo nel medio-lungo periodo. Per certi versi quest’ultima problematica è più delicata rispetto alle risorse finanziarie per realizzare gli investimenti al netto di quanto sta accadendo con il mancato utilizzo di fondi provenienti dal PNRR.

Il fulcro del discorso è abbastanza semplice e oggettivo ed è in definitiva il seguente: preso atto che la gestione della distribuzione è in tutta la regione in forte perdita il trasferimento della stessa gestione a Sorical trasferisce a quest’ultima parte di questa perdita che possiamo chiamarla di “avviamento”, una sorta di investimento dunque. La novità o la scommessa sarebbe quella della durata limitata di questa situazione in attesa che le sinergie del ciclo integrato, l’efficientamento di tutto il sistema, le politiche tariffarie e gli incassi insieme al netto miglioramento dei servizi diano i risultati sperati.

Insisto sulla questione finanziaria e presumibilmente sulla necessità che Sorical sia dotata di mezzi propri, oltre a quelli che potrebbero essere attinti dal mercato, per poter far fronte anche all’investimento in capitale circolante perché come tutti sanno il ciclo idrico è lungo e l’intervallo di tempo che intercorre tra il concretizzarsi degli incassi rispetto agli esborsi per i costi sostenuti è di diversi mesi.

Ora la questione del cronoprogramma si pone la dove è stato pianificato entro il 2024 l’attuarsi del primo step   che consisterebbe nell’avvio della fatturazione per conto della Sorical pur rimanendo i costi e tutti gli altri oneri a carico degli attuali gestori fino al 2026 anno nel quale è previsto, (ma in questo i tempi non sono certi) il conferimento delle altre attività inerenti la distribuzione probabilmente tramite il trasferimento di rami d’azienda o altre modalità.

Quanto previsto se da una parte ridurrebbe per Sorical il fabbisogno di risorse finanziarie per far fronte all’aumento, come prima enunciato, del capitale circolante,  dall’altra, accorciando tra l’altro i tempi di incasso della vendita dell’acqua all’ingrosso, provocherebbe ai soggetti che attualmente gestiscono la distribuzione gravi problemi finanziari tali da incidere sulla continuità del servizio e sostanzialmente determinando un deterioramento della situazione già compromessa dalla quale sarebbe ancora più difficoltoso ripartire.

Un approccio pragmatico a questa vicenda, che con la dovuta gradualità potrebbe consentire la messa a punto dell’operatività e il contenimento dei costi di avviamento, potrebbe essere quello di valorizzare e coinvolgere da subito le realtà esistenti affidabili, alcune delle quali operano da un quarto di secolo, superando la logica   della salvaguardia bensì utilizzando risorse e competenze.

Ci sono diverse modalità perché ciò possa avvenire per poter velocizzare l’attuazione del disegno regionale perché partire da zero, ignorando parte dell’esistente, e per di più in contemporanea su tutto il territorio regionale è praticamente impossibile. Questo per incominciare a misurarsi nel concreto con le complessità e le peculiarità della distribuzione e stilare il cronoprogramma, o magari diversi cronoprogrammi per le diverse situazioni del territorio regionale, in modo più mirato.

In particolare le considerazioni appena fatte riguardano anche   Lamezia Multiservizi e la sua area di influenza nell’intero comprensorio con 160.000 abitanti. In merito si è avviato un confronto con Sorical che auspichiamo possa procedere nel concreto perché riteniamo che ci siano tutte le condizioni per accorciare i tempi ed incominciare a conseguire risultati per il momento parziali ma importanti per l’obbiettivo complessivo di dotare tutto il territorio regionale di un efficiente sistema idrico integrato.

Lamezia 14/6/2023                                                                          Eliseo Bevivino, A.U. LMS