Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, informato che, nella giornata di venerdì scorso, i mezzi della Lamezia Multiservizi sono rimasti bloccati in coda davanti agli impianti della Daneco, impossibilitati a conferire i rifiuti raccolti, (circostanza che si è ripetuta anche sabato, domenica e lunedi) ha immediatamente scritto a Vincenzo Speranza, commissario per l’emergenza rifiuti, per sollecitare un intervento urgente in grado di normalizzare la situazione. <<In queste ore il nostro Comune, così come altri Comuni della nostra e delle altre province calabresi, si trova nell’impossibilità di conferire i rifiuti prodotti presso gli impianti di trattamento e le discariche di servizio>> scrive il sindaco. <<La situazione che si sta delineando sul territorio della nostra città e in molte realtà della regione sta producendo gravi difficoltà per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti e di conseguenza nella situazione igienico-sanitaria. La limitazione attuale della capacità di conferimento all’impianto di selezione della soc. Daneco di Lamezia Terme, a sua volta bloccato dalla difficoltà a conferire i propri sovvalli nella discarica di Pianopoli, sempre gestita dalla soc. Daneco, ha come ultima ripercussione una grave emergenza ambientale che, con il perdurare di tale situazione, rischia di aumentare quotidianamente su tutto il territorio comunale. Le motivazioni prodotte dal gestore della discarica e dell’impianto, entrambe in mano alla medesima società, nella riduzione dell’accettazione dei rifiuti in conferimento sarebbero di carattere economico e causate dalle mancate liquidazioni da parte di Codesto Ufficio commissariale dei costi di gestione impiantistica. Per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente, fino a mettere in pericolo la sicurezza igienico-sanitaria in città, Le chiedo di intervenire immediatamente allo scopo di sbloccare i conferimenti dei rifiuti ad oggi contingentati, trovando anche soluzioni tecniche che possano superare le criticità attualmente presenti. A nostro avviso sarebbe inoltre necessario avviare una rimodulazione del sistema impiantistico regionale, favorendo iniziative di autogoverno del ciclo dei rifiuti su base territoriale e a gestione pubblica, oggi completamente annullata da scelte che hanno di fatto visto crescere ed affermare un monopolio privato in questo ambito. Disponibili pertanto anche ad un incontro per trovare insieme delle soluzioni che possano evitare il perdurare di un emergenza che si protrae ormai da troppo tempo ed in attesa di un urgente riscontro alla presente, si porgono distinti saluti>>.