Trasporto urbano: lettera aperta alla Regione

Trasporto urbano: lettera aperta alla Regione
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Egr. Presidente Scopelliti,
come Lei ben sa il settore del trasporto pubblico calabrese si trova in uno stato di grave difficoltà derivante dalla mancanza di risorse economiche sufficienti a garantire le ampie e variegate esigenze dell’utenza.
A fronte di tale evidente stato di cose, che ciclicamente comporta il nascere di proteste di aziende e lavoratori, lascia interdetti l’iniziativa che, su suo imput, la Giunta regionale ha intrapreso a vantaggio di alcune aziende di trasporto pubblico e privato alle quali, nei giorni scorsi, sono stati destinati ben 3,6 milioni di euro, di cui una buona parte riservati all’ATAM di Reggio Calabria.
A destare sconcerto sono le modalità temporali e le motivazioni addotte per la concessione del finanziamento.
Infatti, ci troviamo in una fase nella quale il Consiglio regionale sta discutendo una proposta della Giunta di riordino dei servizi di trasporto pubblico che prevede soppressioni di tratte e una nuova riorganizzazione su base regionale.
Eppure questa circostanza che dovrebbe consigliare maggiore cautela nell’elargizione di denaro pubblico non è stata tenuta in nessuna considerazione nonostante da più parti della Calabria si siano manifestate richieste di maggiore attenzione e alzate voci preoccupate.
Tra le aree più sottovalutate, obiettivamente, figura quella di Lamezia Terme che è caratterizzata dalla seconda maggiore estensione territoriale della Calabria ed è terza per numero di abitanti. Non una piccola realtà, dunque, ma un ambito territoriale importante, popoloso e strategico anche per il resto della regione.
All’interno del Comune lametino i servizi di trasporto pubblico sono affidati alla società in house Lamezia Multiservizi SpA che con i soli proventi del contributo regionale in 15 anni di attività ha garantito ininterrottamente l’importante servizio pubblico.
Eppure questa proficua gestione aziendale invece di essere valorizzata e sostenuta, da molti anni, viene discriminata a vantaggio di altri territori ed aziende malgestite in una logica perversa che premia le disfunzioni e le società indebitate e penalizza le buone esperienze.
Questo mio intervento non vuole caratterizzarsi come una contrapposizione con l’ATAM reggina. Non sappiamo, infatti, qual è lo stato dei suoi conti economici, come è stata gestita negli anni, se si è proceduto a gonfiare a dismisura la pianta organica dei dipendenti. Eppure presidente Scopelliti la regione Calabria continua a foraggiarla fino al punto di spendere per ogni cittadino di Reggio Calabria 69 euro all’anno per il trasporto pubblico mentre per un cittadino di Lamezia Terme ne spende solo 21, con ciò non consentendo nemmeno di assicurare i servizi minimi essenziali che la stessa regione ha individuato già nel 2006 e che, in via prioritaria, aveva prefissato di garantire nelle azioni future.
Analoga corsia preferenziale avete riservato anche per il rinnovo del parco automezzi assegnando ingenti e costanti risorse economiche mentre alla Lamezia Multiservizi non è concesso di attingere ai contributi regionali per cambiare i suoi autobus.
Ecco perché la motivazione di aver voluto premiare con il nuovo intervento economico milionario le aziende che si sono distinte nell’innovazione del parco macchine, per noi si traduce in un’ulteriore beffa.
E’ evidente che la sua Giunta regionale riserva un occhio di riguardo alla città dello Stretto, di cui Lei è stato anche sindaco per otto anni, in barba ad ogni criterio di equità e, soprattutto, infischiandosene dei propositi di equanimità istituzionale che l’assessore regionale ai trasporti ha manifestato nel corso dei lavori del Consiglio regionale che sta discutendo proprio il nuovo piano regionale.
In quella sede i rappresentati lametini hanno avuto modo di evidenziare la disparità di trattamento cui è sottoposta Lamezia Terme ma la sua Giunta si è dimostrata sorda ad ogni legittima richiesta mentre è stata ben più che disponibile e sollecita a farsi carico dei nuovi problemi economici dell’ATAM reggina che nell’ultimo anno ha ricevuto, lo ha sottolineato Lei con orgoglio, circa 3 milioni e 400 mila euro.
Il tutto in una fase in cui per altri si predicava l’esigenza di risparmiare e razionalizzare, in una parola: tagliare.
Presidente Scopelliti, Lei è chiamato ad interessarsi nella stessa misura di tutto il territorio calabrese e ha il dovere istituzionale di garantire uguali condizioni di accesso ai contributi pubblici tenendo ben presente che le società pubbliche che operano con efficacia e che hanno i conti in ordine devono essere sostenute e non discriminate a vantaggio di società amiche o aziende private.

Il Presidente del CdA
Fernando Miletta