Il CdA si autoriduce le indennità

Il CdA si autoriduce le indennità
Modello allaccio reti

Riduzione del 30% delle indennità del Presidente, dell’Amministratore delegato e del consigliere di amministrazione e riduzione del 30% di una quota del salario accessorio (superminimo) riservato ai quadri dirigenti.

         Sono queste alcune delle decisioni adottate nell’ultima riunione del CdA della Lamezia Multiservizi SpA nel corso della quale, inoltre, è stato dato mandato al Direttore Generale di presentare entro la fine di questo mese, d’intesa con i singoli responsabili di servizio, un piano di riduzione delle spese, di ricognizione di eventuali sprechi e di razionalizzazione dell’impiego del personale.

In termini pratici il Presidente a seguito dell’autodecurtazione decisa riceverà un’indennità annua lorda di Euro 17.500, l’AD di Euro 14.000 e il consigliere di Euro 12.400. Come si vede si tratta di cifre molto basse che probabilmente non trovano confronto per amministratori di società con fatturato analogo e che sono in linea con la politica di risparmio già adottata negli anni passati e riconosciuta pubblicamente dal Dicastero guidato dall’ex ministro Brunetta.

         Il CdA, inoltre, ha effettuato un’approfondita analisi e verifica dell’andamento economico della società che ha fatto emergere alcune criticità ma anche elementi di positività. Nel primo caso, sulla scia di quanto sta verificandosi a livello nazionale, si riscontra una notevole massa creditoria nei riguardi dei comuni soci, quantificabile in circa 12 milioni di euro per servizi resi.

Fra gli elementi di positività, ad esempio, è stato evidenziato come il conto economico del servizio idrico sia in costante miglioramento: il risultato operativo nel 2008 registrava una perdita di 1,29 milioni di euro, nel 2011 si è attestato intorno ad un valore negativo di 300 mila euro con una previsione di sostanziale pareggio nel 2012.   

Le difficoltà economiche nelle quali si dibattono tutti i comuni calabresi e nazionali, ovviamente, si riflettono negativamente anche sui nostri bilanci e rischiano di far aggravare la situazione finanziaria per mancanza di liquidità.

E’ evidente che proprio tale situazione generalizzata in tutto il Paese necessita di interventi incisivi che sono di pertinenza del Governo centrale e del Parlamento e che si muovano sul doppio binario di aiutare e sostenere i Comuni  ma anche nell’agevolare il ricorso al sistema creditizio bancario.

In questo senso sono state valutate positivamente le iniziative dell’Amministrazione comunale che, per superare i problemi di crisi di liquidità dovuti ai minori e ritardati trasferimenti statali e regionali, ha stipulato una convenzione con una società di factoring per il sostegno al credito alle imprese che operano con l’ente. È una prima misura parziale ma non sufficiente e, comunque, onerosa per la Multiservizi  poiché i costi dell’operazione ricadono sulla società.

Si tratta di un’iniziativa concreta che ci consentirà di sostenere i prossimi mesi con minore affanno considerato che li dovremo affrontare con misure più forti, da concordare anche con il Comune e i sindacati, per dare una prospettiva migliore alla società e ai servizi resi.